mercoledì 6 novembre 2013

I Capisaldi della filosofia hegeliana

1. Finito ed Infinito
L'argomento di fondo di Hegel è la seguente: il finito si risolve nell'infinito; esiste una identità tra ragione e realtà; la filosofia ha una funzione giustificatrice.

La Realtà è un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione; la realtà è la ragion d'essere di ogni fenomeno e di ogni cosa; la realtà coincide con l'assoluto e con l'infinito (la realtà non è un ente mondano). Da ciò deriva che il finito, come tale, non esiste in quanto ciò che noi chiamiamo finito è solo una espressione parziale dell'infinito.


La parte sta al tutto come il finito sta all'infinito

Il finito, che è reale, partecipa dell'infinito quindi è, anche esso, infinito.
La filosofia di Hegel può anche dirsi, stando così le cose, monismo panteistico, in quanto essa è manifestazione nel mondo (nel finito) di Dio (infinito).


SPINOZA ED HEGEL
Per Spinoza l'Assoluto è la Sostanza statica che coincide con la Natura:
per Hegel l'Assoluto è il Soggetto Spirituale in divenire di cui tutto ciò che esiste è tappa (o momento).
L'Assoluto è, in Hegel, un processo di auto-produzione che solo alla fine, con l'uomo (=lo Spirito) e le sue attività più alte (Arte, Religione e Filosofia) giunge ad essere.

2. Ragione e Realtà
Il Soggetto Spirituale Infinito è quella fase del Reale (=Infinito) che viene chiamata anche Idea o Ragione, intendendo  con ciò l'identità di pensiero ed essere (o di ragione e realtà).
Scrive Hegel nella Prefazione ai lineamenti di filosofia del diritto - per chi volesse leggere rinvio a https://docs.google.com/file/d/0B9Afo-K3FUwqb0hDRWNwMDM5TWs/edit?usp=drive_web&urp=https://www.google.it/url?sa%3Dt%26rct%3Dj%26q%3D%26esrc%3Ds%26sou&pli=1


<< Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale >>

Analizziamo
La prima parte presenta l'affermazione che la razionalità è qualcosa di assolutamente diverso dall'ideale e dall'astrazione, essendo, invece, la forma stessa di ciò che esiste (poiché la Ragione governa il mondo e lo costituisce).
La seconda parte spiega che la realtà non è mera materia caotica ma il dispiegarsi di una struttura razionale che si manifesta inconsapevolmente nella natura e consapevolmente nell'uomo.
L'aforisma, in definitiva, afferma la necessità totale e sostanziale tra realtà e ragione e l'identità fra essere e dover essere (=cio che è lo è perche deve essere).

3. Funzione della filosofia
La filosofia deve prendere atto della realtà e comprenderne le strutture che la costituiscono. La filosofia è come la nottola di Minerva che inizia il suo volo al crepuscolo, quando la realtà è già pronta.
Il suo compito è mantenersi in pace con la realtà e rinunciare alle pretese di determinarla o guidarla. La filosofia deve poter giustificare la razionalità del reale.
Esistono due tipologie del filosofare: l'Illuminismo che razionalizza il mondo ed Hegel che si cura della razionalità del reale per mostrarne la necessità.





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