domenica 27 ottobre 2013
Fichte la Dottrina della Scienza
La tesi fondamentale di questo lungo saggio è poter fare una scienza della scienza, poter trovare un sapere che sia in grado di mettere in luce il principio su cui si fonda qualsiasi scienza.
Il principio base della dottrina della scienza è l'Io o l'Autocoscienza.
Che cos'è l'Autocoscienza?
se l'essere per noi (=oggetto) è possibile soltanto sotto la condizione della coscienza (del soggetto) allora, la coscienza stessa, è posta solo sotto la condizione dell'autocoscienza.
La coscienza è il fondamento dell'essere, l'autocoscienza è il fondamento della coscienza.
Come è fatto questo Io?
1. È assolutamente primo, incondizionato, assoluto ed infinito.
2. È attività autocreatrice poiché esso pone o crea sé stesso.
3. È Tathandlung in quanto esso è sia attività agente che prodotto dell'azione stessa.
4. È libertà poiché strutturalmente libero (assoluta attività=assoluta libertà).
5. È in-condizionato ed in-finito da cui tutto il resto dipende.
6. Esiste tutto nell'Io e per l'Io: esso contiene il tutto e non esiste nulla al di fuori.
7. È detto anche Io puro: esso è attività libera da condizionamenti empirici.
I tre principi della Dottrina:
1. L'Io pone sé stesso (tesi): come attività autocreatrice e infinita (Io sono perché mi sono posto); come condizione incondizionata di sé stesso e della realtà (Io sono); come principio primo del sapere (Io sono Io).
2. L'Io pone il non-io (antitesi): per realizzarsi come attività, l'Io è costretto a contrapporre, a sé stesso, in sé stesso, qualcos'altro da sé (è il mondo oggettivo in quanto è posto dall'Io ma opposto all'Io).
3.L'Io oppone, nell'Io, ad un Io divisibile un non-io divisibile (sintesi): avendo posto il non-io, l'Io si trova ad esistere sotto forma di io divisibile (=molteplice e finito), limitato da una serie di non-io altrettanto divisibili (=molteplici e finiti).
CHIARIFICAZIONI
A. I tre principi non sono da interpretare in modo cronologico bensì logico.
B. L'Io risulta finito e infinito al tempo stesso.
C. L'Io infinito o puro non è qualcosa di diverso dall'insieme degli io finiti nei quali esso si realizza.
D. L'Io infinito è la meta metafisica degli io finiti: l'Io infinito è la natura e la missione dell'io finito poiché l'uomo è uno sforzo infinito verso la libertà, ovvero una lotta inesauribile contro il limite. e quindi contro la natura esterna (=le cose) ed interna (=istinti, irrazionalità).
E. Il concetto classico di perfezione statica viene sostituito da un concetto in divenire dinamico.
F. Si può leggere la dialettica fichtiana come un processo di deduzione di categorie: ponendo una tesi, una antitesi e una sintesi, Fichte pone tre categorie kantiane: la qualità, la quantità e la relazione.
In definitiva la dialettica di Fichte (dove dialettica è termine tipico di Hegel) è una struttura triadica della vita spirituale.
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